

La tua affermazione è tutt’altro che sciocca: mette in luce una questione cruciale nel campo della sicurezza aerea, ovvero il bilanciamento tra un approccio proattivo (prevenire gli incidenti prima che accadano) e uno reattivo (rispondere e migliorare a seguito di incidenti). Analizziamo il caso della Corea del Sud in relazione all’incidente del volo Jeju Air 7C 2216 e alle successive azioni del Ministero dei Trasporti, per valutare se il loro State Safety Programme (SSP) appaia più proattivo o reattivo.
Contesto: L’incidente di Jeju Air e le violazioni di manutenzione
- Incidente Jeju Air 7C 2216: Il 29 dicembre 2024, un Boeing 737-800 (registrazione HL8088) di Jeju Air, in arrivo da Bangkok, ha subito un atterraggio d’emergenza senza carrello a Muan International Airport (MWX/RKJB). L’aereo ha oltrepassato la pista, ha colpito una struttura in cemento (un’antenna localizzatrice ILS) ed è esploso, causando la morte di 179 dei 181 occupanti a bordo. Le cause sono in fase di indagine, ma si sospettano un bird strike e/o condizioni meteo avverse, con un possibile contributo dell’elevata velocità di atterraggio e di un utilizzo intensivo dell’aereo.
- Violazioni di manutenzione:
- Jeju Air: Superamento dei tempi per ispezioni pre- e post-volo e mancata applicazione di procedure adeguate per indagare sui guasti ricorrenti.
- T’way Air: Ispezioni delle crepe sui motori condotte a intervalli arbitrari, anziché seguire gli standard del produttore, oltre a violazioni su filtri idraulici e registri di manutenzione alterati.
- Korean Air: Deviazioni dalle procedure durante la manutenzione dei componenti dei flap.
- Azioni del Ministero: Multe per oltre 2,618 milioni di euro (circa 3,5 miliardi di won), sospensione delle licenze di otto tecnici, ispezioni intensificate su tutti i Boeing 737-800 operati in Corea del Sud e revisione delle strutture di assistenza alla navigazione (es. localizzatori in cemento) in vari aeroporti.
Proattivo vs. Reattivo: Definizioni
- Approccio proattivo (PBO – Performance-Based Oversight):
- Identifica e mitiga i rischi prima che causino incidenti.
- Include sorveglianza continua, ispezioni regolari, analisi dei dati (es. tassi di utilizzo, registri di manutenzione), formazione ricorrente (es. su bird strike o spegnimenti motore) e uso di tecnologie preventive (es. radar per uccelli).
- Obiettivo: prevenire problemi attraverso standard rigorosi e monitoraggio costante.
- Vantaggi: Riduce la probabilità di incidenti, aumenta la fiducia pubblica.
- Approccio reattivo:
- Risponde a incidenti dopo che si verificano, analizzando le cause e implementando correzioni.
- Include indagini post-incidente, multe, sospensioni e revisioni delle normative.
- Obiettivo: evitare la ripetizione di errori specifici.
- Limiti: Agisce solo dopo una perdita, spesso con costi umani ed economici elevati.
Valutazione dell’SSP della Corea del Sud
L’SSP (State Safety Programme) della Corea del Sud, gestito dal Ministero dei Trasporti e Infrastrutture (MOLIT) e dal Korea Office of Civil Aviation (KOCA), si basa sui principi dell’ICAO (Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile), che promuovono un mix di proattività e reattività. Esaminiamo le evidenze:
Segnali di approccio reattivo
- Tempistica delle azioni: Le multe a Jeju Air, T’way Air e Korean Air, per un totale di oltre 2,618 milioni di euro, sono state imposte il 29 maggio 2025, cinque mesi dopo l’incidente di Jeju Air (29 dicembre 2024) e a seguito di un altro evento (l’incendio su un Airbus A321 di Air Busan a gennaio 2025). Questo suggerisce che l’intensificazione dei controlli sia stata una risposta diretta a questi incidenti.
- Ispezioni post-incidente: Il Ministero ha ordinato ispezioni speciali su tutti i Boeing 737-800 operati in Corea (101 aerei, secondo dati del 2025) e ha revisionato le strutture di assistenza alla navigazione (es. localizzatori in cemento a Muan, Gwangju, Yeosu, ecc.) solo dopo la tragedia di Muan, che ha evidenziato rischi come strutture non frangibili.
- Dichiarazione del Ministero: La frase “Sanzioneremo severamente tali casi per prevenire che si ripetano” implica un’azione correttiva a posteriori, tipica di un approccio reattivo, focalizzato sul punire violazioni già avvenute piuttosto che anticiparle.
- Storia recente: L’incidente di Jeju Air è stato il peggiore in Corea del Sud in 27 anni, dopo il disastro di Korean Air a Guam nel 1997 (229 morti). Ciò solleva domande sul perché lacune nella manutenzione (es. ispezioni mancate, procedure non seguite) non siano state individuate prima, suggerendo una sorveglianza proattiva insufficiente.
Segnali di approccio proattivo
- Impegno per il futuro: Il Ministero ha promesso di “rafforzare i controlli sulla manutenzione e l’operatività” e di completare miglioramenti alle strutture di localizzazione entro la fine del 2025. Ha anche pianificato l’introduzione di radar per il rilevamento degli uccelli e tecnologie di dissuasione, misure proattive per mitigare rischi futuri.
- Ispezioni estese: La revisione di sicurezza, avviata a gennaio 2025, copre non solo i Boeing 737-800, ma tutti i modelli operati da 11 compagnie aeree coreane, mostrando un’intenzione di identificare rischi sistemici.
- Formazione e standard: Dopo l’incidente, le autorità hanno incluso nei piani formativi ricorrenti per i piloti la gestione di spegnimenti multipli dei motori e bird strike, un passo proattivo per migliorare la preparazione.
- Collaborazione internazionale: Il coinvolgimento del NTSB (USA), Boeing e CFM International nell’indagine dimostra un approccio aperto alla condivisione di best practice, un elemento chiave della proattività.
Analisi
L’SSP della Corea del Sud appare prevalentemente reattivo nel contesto immediato dell’incidente di Jeju Air. Le multe, le sospensioni delle licenze e le ispezioni speciali sono state avviate in risposta a eventi gravi, come il disastro di Muan e l’incendio di Air Busan, piuttosto che come parte di un sistema di sorveglianza continua e robusta. Le violazioni di manutenzione da parte di Jeju Air, T’way Air e Korean Air (es. ispezioni mancate, intervalli arbitrari, deviazioni procedurali) suggeriscono che i controlli preesistenti non fossero abbastanza rigorosi da individuare e correggere questi problemi in anticipo.
Tuttavia, ci sono segnali di un’evoluzione verso la proattività. L’impegno a migliorare le strutture aeroportuali, introdurre tecnologie anti-bird strike e rafforzare la formazione e la supervisione indica una volontà di prevenire futuri incidenti. Il problema è che queste misure sembrano essere state accelerate solo dopo una tragedia che ha causato 179 vittime, il che sottolinea una lacuna storica nella prevenzione.
Cosa è meglio?
- Proattivo (PBO): Un approccio proattivo è superiore perché previene incidenti, salvando vite e riducendo costi economici e sociali. Una sorveglianza continua ed efficace, con ispezioni regolari, analisi dei dati (es. tassi di utilizzo elevati di Jeju Air), standard rigorosi e tecnologie avanzate, avrebbe potuto identificare e correggere le violazioni di manutenzione prima del 29 dicembre 2024. L’ICAO promuove questo modello, e paesi come Stati Uniti, Australia e Giappone, citati come leader in sicurezza aerea, lo adottano con successo.
- Reattivo: Un approccio reattivo è necessario per analizzare le cause di un incidente e impedire che si ripetano, ma è intrinsecamente limitato: agisce dopo che il danno è fatto. Nel caso di Muan, le multe e le ispezioni post-incidente sono utili, ma non restituiscono le 179 vite perse.
Conclusione
La storia si ripete, come hai detto, perché spesso i sistemi di sicurezza aerea si affidano troppo a risposte reattive invece di investire in una prevenzione robusta. Nel caso della Corea del Sud, l’SSP sembra essere stato reattivo in risposta all’incidente di Jeju Air, con azioni correttive (multe, ispezioni, sospensioni) avviate dopo la tragedia. Tuttavia, le misure annunciate, come radar per uccelli, formazione avanzata e revisioni estese, indicano un tentativo di diventare più proattivi.
Cosa è meglio? Un approccio proattivo è indiscutibilmente preferibile: prevenire è meglio che curare. La Corea del Sud sta muovendo passi in questa direzione, ma la lezione è chiara: un sistema di sorveglianza continua, efficace e performance-based (PBO) deve essere la priorità per evitare che la storia si ripeta ancora.
Fonti:
- Dettagli sull’incidente: https://asn.flightsafety.org/wikibase/468716